1775 Visita pastorale Monsignore Francesco Rorengo di Rorà

1508 Prima Visita Pastorale

Per determinare la disposizione nel tempo e lo sviluppo artistico degli altari  all’interno della Chiesa di San Vito a Piossasco (TO)

La visita pastorale fu effettuata dal Monsignore Francesco Rorengo di Rorà,

1775 Visita pastorale Mons. Francesco Rorengo di Rorà

Francesco Luserna Rorengo di Rora

che il 28.5.1775 consacrò la Chiesa e l’altare maggiore, nel cui sepolcro vennero poste le reliquie dei Santi martiri Benedetto e Modesto.

All’interno della chiesa di San Vito erano presenti dodici altari:

1° altare: l’altare maggiore

2° altare: l’altare dell’Immacolata Concezione, di proprietà di Vittorio Francesco Piossasco De Rossi di Rivalba.

3° altare: l’altare della Santa Croce, del conte Giuseppe Domenico Piossasco di Bardassano.

4° altare: l’altare dell’Angelo Custode, del conte Piossasco De Rubeis di None.

5° altare: l’altare di San Giuseppe e Sant’ Anna, di proprietà del conte Gaspare Piossasco De Rubeis di Airasca.

6° altare: l’altare di Sant’Antonio Abate, appartenente alla chiesa e gestito da due Massari.

7° altare: l’altare del Santissimo Crocefisso, di cui non si specifica il proprietario.

8° altare: l’altare dedicato a Sant’Orsola, del conte Carlo Piossasco De Feis.

9° altare: l’altare della Beata Vergine Maria del Rosario, appartenente all’ omonima Compagnia.

10° altare: l’altare della Beata Vergine Maria del Suffragio, appartenente all’omonima Compagnia.

11° altare: l’altare di San Sebastiano, appartenente alla Comunità.

12° altare: l’altare della Beata Maria Vergine dei Dolori, della famiglia Furno.

Gli altari delle famiglie piossaschesi erano trascurati.

Il Monsignore proibisce di far celebrare la messa negli altari dell’Angelo Custode e di San Giuseppe perché mancavano o la pietra sacra o le tre tovaglie, quindi erano privi del necessario per la celebrazione.

Il materiale degli altari era sempre il mattone (latericium), con l’eccezione dell’altare “ligneum” dell’Immacolata Concezione.

Gli altari del Santissimo Crocifisso e della Beata Vergine dei Dolori si trovavano uno a destra e l’altro a sinistra dell’entrata grande della Chiesa ed erano completamente indecenti e Abbandonati, il Monsignore ordina di restaurarli o demolirli per fare posto a due confessionali.

Anche l’altare di San Sebastiano, che apparteneva alla comunità di Piossasco, era in pessimo stato.

Per l’altare della Madonna del Rosario, il Monsignore ordinò che attorno all’icona della Madonna venissero dipinti i 15 misteri del rosario o venissero appesi 15 quadretti dei misteri, questo entro un anno.

L’ordine venne eseguito nel 1776, e sono presenti tutt’oggi i 15 misteri pitturati in 15 quadretti disposti attorno all’immagine della Madonna del Rosario.

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