Il felmaresciallo Piosasque-Non

Il nobile emigrante

Il nobile emigrante

Permettetemi di ringraziare Il primis il dott. de Vecchi per aver messo a disposizione per questa presentazione la sua casa, il suo giardino che è sempre un bel vedere

Ringrazio anche Tomaso Ricardi di Netro per aver voluto essere presente a questa presentazione, devo dire che quando si tratta dei Piossasco e di Piossasco non ha mai declinato i nostri inviti

Con lui c’è un’amicizia che risale a diversi anni fa, quando come consulente delle iniziative di Città a Porte Aperte e in occasione di conferenze ci siamo incrociati.

È forse proprio in queste occasioni, che si è scambiato per la prima volta pareri, informazioni, suggerimenti su quanto è oggetto di questo libro, il carteggio di Joseph Piosasque-Non.

Non vi racconterò il libro

ma almeno alcuni particolari di questa singolare biografia di questo personaggio ve li devo tratteggiare

Il personaggio appartiene ai Piossasco, famiglia che a buon diritto possiamo far rientrare in questa cerchia di importanti casate piemontesi

  • Figlio di Gian Michele Piossasco – None, terzo figlio
  • Inviato a circa otto anni in Baviera inseguito alla politica familiare che imponeva la primogenitura
  • Dai ruoli più umili consoni ad un adolescente fino al grado di felmaresciallo terzo delle truppe bavaresi
  • Un matrimonio longevo
  • Sei figli
  • Una dimostra nella centrale theatinerstrasse vicina alla chiesa di S.Gaetano e alla residenza reale

Una brillante carriera

Una nostalgia non celata per la patria: il Piemonte, forse visitato ¾ volte

Le lettere scambiate con il fratello V.Amedeo, e successivamente con il nipote sono i documenti di questa storia emblematica di Antico Regime

Il mondo delle corti europee, le vicende turbolente delle guerre di successione, il mondo balcanico e lo scontro di civiltà austro-ottomano

Ma anche vicende e personaggi curiosi che transitano in queste annotazioni: J. Taylor inventore del procedimento per operare la cataratta

In origine un bambino che non viene mandato allo sbaraglio ma in un paese che ospita o ha ospitato una folta colonia di piemontesi fin dai tempi di Enrichetta Adelaide di Savoia elettrice e moglie de l duca Ferdinando.

Tra questi parenti della stessa famiglia ricordiamo Karl pioss-pioss, il ciambellano Isnardi parente della madre. Un contesto amico

Vita longeva muore a 95 nel 1776 viene sepolto nel duomo di Monaco la frauchirche

La cosa che di questa storia mi ha colpito da subito è la singolare coincidenza con quella raccontata da G.DUBY in Guglielmo il maresciallo,non tanto queste lettere ma il testamento di Gian Michele che determina la vita di Joseph a sorprendermi, la stessa logica, la stessa preoccupazione per la famiglia, la successione ordinata secondo la legge della primogenitura.

La cosa sorprendente è che dal personaggio di Duby e all’epoca di Gian Michele sono passati 4 secoli ma l’orizzonte mentale sembra immutato

La storia di Joseph

si inserisce in un contesto più ampio, europeo moderno ma non sono mancati in questa mia ricerca gli spunti per la storia locale,anzi io ero partito inizialmente proprio da qui, dall’idea di andare a verificare le fonti che il Fornelli aveva utilizzato per la sua storia Civile e Religiosa del 1965.

La mia convinzione era che il canonico avesse scritto ben poco della parte civile che avesse rimestato le solite fonti ottocentesche e attinto dalla tesi di A.Carpinello la parte più consistente di quanto riguardasse i Piossasco

Qualche anno fa mi capitò tra le mani un indice ( e poco più) di una probabile tesi che sulla falsa riga (lei che si occupa….rimane sulla scrivania…..) degli argomenti del Carpinello

Citava a supporto delle riflessioni che venivano delle lettere. Il nome dell’autore rimane tuttora sconosciuto.

Ma è una mia sensazione che sia Da ricercare come M. Grosso nell’ambito della curia o biblioteca del seminario

Rintracciate le lettere nella detta biblioteca in tutto 255, queste come fonte si prestavano a diversi usi, a me è sembrata, tralasciato il discorso su una revisione della storia locale un buona occasione per dimostrare la tesi un medioevo lungo, moderno, che va ben oltre alla scansione classica dell’età di mezzo .

IL Nobile emigrante questo titolo perché

di solito l’emigrazione è associata al tema della povertà e della necessità

c’è spesso La falsa convinzione riscontrabile che in alcune epoche la mobilità delle persone fosse minore

Che questo non riguardasse tanto i ceti dirigenti e la nobiltà

In un mondo sempre più fluido globalizzato che chiede a noi di spostarci, per studio, lavoro, divertimento

l’immagine di Joseph Piossasco che fa carriera e pone radici a Monaca di Baviera è semplicemente un esempio Ante litteram di ciò che la contemporaneità oggi ci chiede.

La nobiltà, lo status, la conservazione imponeva le stesse incombenze, su un piano diverso, anche alle elites, e come tutte le storie di emigrazioni non tutte erano così fortunate

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