AFFRESCO DI SANT’ANTONIO ABATE

Associazione Vorona Verde Di san Vito

Associazione Vorona Verde Di san Vito

Da manuale Dell’associazione Corona Verde di San Vito

Immagini e foto Franco Mottura testi di Gianfranco Martinatto

AFFRESCO DI SANT’ANTONIO ABATE

AFFRESCO DI SANT’ANTONIO ABATE

Su una lesena del lato esterno della parete sud si osserva un affresco, databile circa alla seconda metà del XV secolo, rappresentante la figura di Sant’Antonio Abate. L’affresco è stato restaurato nel 2001. La Figura di S. Antonio Abate è rappresentato in edifici religiosi nel borgo di Piazza, in tre affreschi praticamente coevi:

  • esternamente alla chiesa (sulla parete di levante),
  • nel corridoio della canonica, nelle figure di santi sottostanti l’affresco della crocifissione,
  • nella chiesa di S. Pietro all’interno del ricetto.
  • Oltre a due tele presenti nella chiesa di San Vito,

Nell’iconografia Sant’Antonio è rappresentato con il bastone a forma di “tau” e spesso con a fianco un maiale o un cinghiale: animali dai quali si ricavava il grasso per la cura del cosiddetto

fuoco di Sant’Antonio” (herpes zoster).

Il Tau è l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico. Esso venne adoperato come valore simbolico fin dall’Antico testamento e rappresenta un segno di redenzione. Per i cristiani ha un duplice significato:

  • essendo l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico, è una profezia dell’ultimo giorno, ed un segno escatologico (escatologia= che si riferisce al destino ultimo dell’uomo e del mondo)
  • la sua forma ricorda la croce sulla quale Cristo si immolò per la salvezza del mondo.
  • L’affresco presente in San Vito (a sinistra) è stato oggetto di studio dell’arch. Alfredo D’Andrade (V. Chiesa della Confraternita) il quale lo fece riprodurre sulla facciata della chiesa del Borgo Medievale di Torino – dallo stesso progettato – in occasione dell’Esposizione Generale Italiana di Torino del 1884 (a destra)
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