NAVATA LATERALE DESTRA
Da manuale Dell’associazione Corona Verde di San Vito
Immagini e foto Franco Mottura testi di Gianfranco Martinatto
LA PIETA’
All’inizio della navata laterale destra è conservato il gruppo scultoreo della Pietà. La statua fu donata alla chiesa di San Vito da FIORA Bartolomeo e BOERO Claudina nel 1932 in occasione del loro matrimonio.
Sulla controfacciata (parete interna del muro di facciata) un busto marmoreo ed una lapide ricordano il Vicario Don Giovanni BERNERO di Racconigi e le attività da lui intraprese a metà dell’Ottocento per la sistemazione del piazzale e di alcune parti della chiesa: il rifacimento della facciata, le decorazioni interne, il riposizionamento dell’altar’ maggiore e la realizzazione del Coro.
Lavori eseguiti tra il 1882 e il 1886.
ALTARE DI SANT’ANTONIO ABATE
Gli altari laterali erano originariamente dodici. Molti di essi erano proprietà di alcuni rami della famiglia dei conti di Piossasco, di altre famiglie nobili, di compagnie religiose.
Procedendo all’interno della chiesa, è da segnalare il dipinto del primo altare laterale destro raffigurante una “Madonna con Bambino e Santi” del pittore Pietro Agostino Zamorra, membro di una famiglia di pittori originari di Biella.
La tela riporta sul bordo inferiore a destra la firma del pittore “Zamorra” e la data “1702”.
Sul retro, oltre alla scritta “Zamorra pinxit, 1702”, viene anche menzionato il rettore della Compagnia di Sant’Antonio Abate, Giovanni Battista Pognano.
Nel quadro è ancora leggibile, per quanto attiene ai dati di stile, un significativo riferimento ai modi della tradizione caravaggesca piemontese. Il dipinto rappresenta la Vergine Maria con il bambino che appare ai santi
- Vittorio o Vittore (soldato romano della Legione Tebea, sull’armatura è visibile la Croce Mauriziana)
- Antonio Abate (tunica marrone con il simbolo del tau, bastone e campanello)
- Santa Lucia (nell’ombra, regge l’astina con gli occhi simbolo del martirio)
- La tela è stata restaurata dal Laboratorio di Restauro della Venaria Reale e restituito il 29 ottobre 2010.
ALTARE DELLA MADONNA DEL SUFFRAGIO
Questo Altare è abbastanza semplice, senza elementi di rilievo.
Suffragio: nella teologia cattolica, applicazione di preghiere, indulgenze, opere buone alle anime del Purgatorio, per ottenere da Dio la remissione della pena temporale loro inflitta in sconto dei peccati commessi durante la vita terrena.
L’ANGELO CUSTODE
Agli anni 1750, e forse alla scuola del Beaumont, sembra riconducibile la tela dell’Angelo Custode, collocata al fondo della parete della navata laterale destra. Da notare la delicatezza dei due volti.
Alle spalle del confessionale è visibile un archetto sotto il quale era la porta laterale poi murata, segnata all’esterno dagli elementi in cotto.
Carlo Francesco Beaumont (Moncalieri 1694, Torino 1766).
Dopo un primo soggiorno a Roma, tornò a Torino e lavorò a Palazzo Reale (Galleria del Beaumont), nella Basilica di Superga e come cartonista nella manifattura reale di arazzi.
Nel 1738 fu nominato Direttore della Scuola di Pittura di Torino.
QUINTA CAMPATA DELLA NAVATA DESTRA
Trattasi della campata in corrispondenza dell’antico portale medievale.
Volta della quinta campata (prima della Cappella della Madonna del Rosario) rappresentazione del cielo, del Paradiso, con alberi, fiori e foglie.
Sui quattro pilastri è visibile una simbologia che richiama presumibilmente elementi dell’Antico e del Nuovo Testamento (da accertare).
Nel momento in cui è stato murato il portale medievale, ivi venne costruito l’altare della Madonna del Rosario; successivamente traslato nella cappella dei Conti di Piossasco ove trovasi tuttora.
Nicchia sul pilastro lato presbiterio con la statua del Sacro Cuore di Maria (o Madonna incoronata Regina dell’Universo).
Osservare la spada che trafigge il cuore di Maria. Dalle parole del vecchio Simeone alla presentazione di Gesù Bambino al tempio.
Lc. 2, 33-35 “… e anche a te una spada trafiggerà l’anima affinché siamo svelati i pensieri di molti cuori”. Il cuore di Gesù è sormontato da una croce.